Nel borgo delle Cinque Terre pensando al 25 ottobre 2011

 

Regalami il mare

col suo cielo azzurro

e ogni colore

azzeccato.

 

Disegnami le vigne

col verde

“amarantato”

di un settembre

inoltrato.

 

Ho dimenticato

un grigio infangato,

guardando

le porte

dal color variegato

a Vernazza con te.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fotografie scattate a Vernazza nell’aprile 2012

 

Il dolore

arriva sempre

puntuale

quando

il ricordo

di te

segna

il tempo.

 

Ti penso

e ti ripenso

interrogandomi

su una colpa,

su una disattenzione

o su un perché

indefinito.

 

Rischiarami

dalla tua luce

in questo buio

incerto.

 

 

Un pezzo di vita

è sfuggito;

rimbalza

tra sogni infranti

e copertine.

 

Maledirei

il mondo;

urlerei

la rabbia

per strada,

come una pazza

che non merita ascolto.

 

Una culla

inutile

è diventata un rifiuto,

 

ingombrante.

 

Ascolto la tua vita,

che sembra

una melodia vivace.

 

Imprimo nella mente

i tuoi gesti

e ti immagino grande

mentre conquisti

il mondo.

 

Ti abbraccio,

come se fosse

l’ultima volta

e il cuore

si spegne.

 

 

 

 

Oggi ho nostalgia

di chi non ho mai conosciuto,

avendone solo percepito

la presenza.

 

Mi rifugio davanti

a una Madonna,

parlandole alla pari

perché

entrambe abbiamo sofferto

il dolore più grande.

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