Sono stato una delle prime scoperte di Kattim nell’estate 2017.
Il piccolo bielorusso si divertiva a correre dentro di me; talvolta saliva anche sulle mie pareti curve, fino a dove era possibile.
Una volta il bambino è stato fotografato sul mio pavimento con uno sguardo particolarmente triste. In quei giorni non era contento di essere a Genova, aspettava con ansia il momento di tornare nella sua amata Russia Bianca.
Talvolta ho l’impressione di risentire la sua voce. Sbaglio sempre.