Sui sentieri e nella vita 

        In cammino sulle alture di Bogliasco (Genova)

 

Se avessi una seconda vita la passerei a camminare in Liguria, soprattutto in percorsi rivieraschi come quello che sto per affrontare, ammirando un glicine.

 

 

Che bello osservare l’inizio del sentiero attraverso i fiori….

 

 

Si comincia e mi sento a casa.

 

 

Quanti passi hanno già calpestato questo sentiero?

La solita domanda che non avrà risposta…

 

 

Oggi è un giorno fortunato!

Ecco un incontro che farà ricordare questo momento per lungo tempo…

 

 

Il sentiero si arricchisce di pietre (forse in omaggio al mio nome!)...

 

 

Un albero mi si mostra per ricordarmi che la natura è sempre pronta a sorprendere con la sua bellezza.

 

 

Intanto la cima si avvicina…

 

 

I monti si fanno guardare come per rivelare un’anima a cui pensare spesso.

 

 

Lo sguardo ammira Bogliasco dall’alto.

 

 

Ma un rudere pretende attenzione, come un quadro di pregiata fattura.

 

 

In un punto privilegiato posso ammirare il mare vicino ad un amato muro a secco.

 

 

Ecco una croce, per ricordarmi quelle che costellano la mia vita…

 

 

Serve del verde per rasserenarmi!

 

 

Intanto il percorso si fa sempre più interessante.

 

 

Vorrei contare ogni pietra; che mania incontrollabile!

 

 

Il sentiero può illudere d’essere in alta montagna.

 

 

Ecco ancora Bogliasco, insieme ai ruderi…

 

 

…che si allontana…

 

 

Quel che resta di una casa, in cui forse tornare…

 

 

…per osservare ancora il muro in pietra…

 

 

 

Le terrazze liguri mi chiedono, con insistenza, di essere fotografate!

 

 

 

 

Un albero spoglio, in cui riconoscermi.

 

 

Il cammino si impadronisce del mio presente, portandomi verso la meta di oggi.

 

 

 

 

 

 

 

Fotografie scattate nella primavera 2021

 

 

 

 

 

 

 

La chiesa di San Pietro da secoli veglia sul paese. Sarebbe stato bello essere in questo luogo sacro il 6 gennaio 1894 quando dopo la Messa, due bambini di 8 anni, fratello e sorella gemelli, si presentarono alla balaustra davanti all’altare, sul quale stava esposta la statua di Gesù Bambino e recitarono un dialogo in dialetto genovese.

 

 

Il paese sogna di essere un presepe, aspettando tutto l’anno il Natale.

 

 

Una croce, monito sul sentiero, ricorda il destino di ognuno.

 

 

 

Un rudere, divorato dal verde, forse aspetta un nuovo futuro.

 



I monti si fanno ammirare dai viandanti sportivi che popolano il fine settimana.

 

 

Forse un fantasma gentile si affaccia a una finestra, sorridendo al presente.

 

 

Le tracce di vite passate abitano i muri di pietra, convivendo con memorie sfumate.

 

 

Una casa sperduta offre riparo ai pensieri confusi che cercano tregua.

 


Un sentiero sorride al passo sicuro dei camminatori felici, lontani dal frastuono quotidiano.

 

 


Una finestra per osservare un mondo custodito da pietre, forse, incantate.

 

 

Un tetto sparito, per osservare le stelle nelle notti d’estate.

 


Rami che guardano il cielo, cercando sollievo, in un inverno inventato.

 

 

Un’accogliente cappella in cui passare la notte, pregando la Vergine.

 

 

Fotografie scattate nel marzo 2023




Per saperne di più:

https://www.pentema.it/


Annali dell’opera della Santa Infanzia, volume 42, Parigi, 1894



 

 

 

In cammino dalle alture di Bogliasco a quelle di Pieve Ligure (Genova)

 

Un albero si specchia con la sua ombra nella chiesa di San Bernardo.

 

 

 

 

 

 

 

 

Un antico asilo custodisce le voci infantili del passato; forse l’anima di qualche bimbo sta ancora giocando incurante del passare del tempo.

 

 

 

Mi perdo a contare le foglie, numerose come i miei sogni infranti…

 

 

 

Il monte scivola verso il mare, immagine tipica della bellezza del territorio ligure.

 

 

 

 

Vorrei che questi rami mi raccontassero della gioia di una giornata di sole.

 

 

 

Il sentiero sembra sorridere, felice per gli escursionisti di passaggio.

 

 

 

 

Fermandomi a casa Banchero mi sembra di ricevere un invito da lontani parenti…

 

IN QUESTA CASA

BANCHERO EMANUELE

UNO DEI ILLE

VISSE, E MORI’ NEL 1900

…………………………………

CON GARIBALDI DA MARSALA A PALERMO

PORTO’, IMPETUOSO, TRAVOLGENTE, L’ITALICO

SPIRITO DELLE GENTI NOSTRE A LIBERTA’ RISORTE.

SPIRITO DELLE GENTI NOSTRE A LIBERTA’ RISORTE.

PER ONORARE LUI, AI POSTERI ESEMPIO

D’INCONTROLLABILE FEDE ED INDOMITA VOLONTA’,

I PARTIGIANI DELLA RESISTENZA, QUESTA LAPIDE

POSERO.

PIEVE LIGURE 4 NOVEMBRE 1953

 

 

Un’effigie a cui sono tanto affezionata – la Madonna della Guardia – che mi dona serenità ad ogni incontro.

 

 

Saluto il promontorio di Portofino che si intravede tra gli ulivi.

 

 

Ed ecco Pieve Alta!

 

 

 

 

 

 

Per saperne di più:

 

http://www.comune.bogliasco.ge.it/c010004/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/36

 

 

 

 

Un percorso a Genova, in Val Bisagno

 

Che strano… Un tempo le aree giochi non mi dicevano niente. Da quando una creatura speciale arrivata dalla Russia Bianca ha illuminato alcuni miei giorni tutto è cambiato. E così mi metto a immaginare quanto Kattim avrebbe approfittato di questa altalena, se fosse qui.

 

 

Forse è meglio iniziare a camminare, così tanto per scacciare la malinconia, almeno per un po’….

 

 

 

 

 

Guardo dall’alto un edificio rosa che vuol dire molto per me; ci lavorava qualcuno tanti anni fa. Qualcuno che mi manca ogni giorno.

 

 

 

Di nuovo la malinconia ha avuto il sopravvento; mi sa che oggi tutto il cammino sarà insieme a lei…

 

 

 

Una piccola deviazione per osservare quel che resta di un filtro dell’Acquedotto Storico di Genova, che la devozione di qualcuno da anni ha trasformato in una sorta di edicola votiva.

 

 

Intanto un bivio mi propone una strada nuova….

 

 

…che dopo poco mi sorprende con un fantastico lavatoio!

 

 

La voce dell’acqua intona il suo canto e mi offre l’entusiasmo che serve per questa giornata.

 

 

 

 

Una piccola Madonna tra i fiori sembra voler accogliere le mie emozioni allo sbaraglio.

 

 

Quel che resta di un tubo mi riporta alla realtà, ma per fantasticare su quel che resta del passato.

 

 

Le tracce del tempo incrostano la pietra rendendola smeraldo…

 

 

E, ovviamente, la domanda di rito: cosa potrebbe raccontare questo antico abitante della Val Bisagno?

 

 

Il cammino continua, lasciando infinite curiosità.

 

 

 

Osservo dei fiori “dietro le sbarre” di un cancello che ha visto tante stagioni.

 

 

La passioni per i muri a secco anche oggi si fa sentire!

 

 

Il panorama mi presenta la Val Bisagno da una prospettiva nuova per me.

 

 

Un carro sembra sbucato dal passato; che bell’incontro!

 

 

Un altro muro vuol farsi osservare….

 

 

Ed ecco la chiesa di San Siro incastonata nel panorama.

 

 

 

 

Fotografie scattate nel luglio 2021

 

Il Castello di Santa Margherita è un luogo perfetto per iniziare un cammino.

 

 

 

La cappella della Madonna della Neve; un luogo di devozione per allietare il sentiero.

 

 

 

Il territorio ligure si fa ammirare.

 

 

 

Sempre splendida Santa Margherita!

 

 

 

Un’Ave Maria alla Vergine di Lourdes.

 

 

 

Ecco la chiesa di Nozarego!

 

 

 

Il portale della chiesa di Nozarego mostra vicende sacre.

 

 

 

 

Un risseu mascherato di verde.

 

 

 

 

 

 

 

 

La chiesa di Nozarego da una prospettiva insolita.

 

 

Un albero ammira il panorama.

 

 

La Cervara; è come se vedessi un pezzetto di me!

 

 

Una scorpacciata di verde, da sfruttare nei momenti grigi.

 

 

Il Tigullio esprime la sua bellezza.

 

 

 

 

La Cappella delle Gave, un luogo familiare in cui tornare sempre volentieri.

 

 

 

Non si nega mai un saluto a san Gerolamo!

 

 

Un’immagine classica di questo tratto di Liguria.

 

 

Margherite ne abbiamo?

 

Una piccola cappella per sostare sul percorso.

 

Una lapide testimonia una devozione datata.

 

 

Certi alberi tentano sempre di raggiungere il cielo.

 

 

 

 

Sagome di alberi nell’azzurro.

 

 

 

 

 

 

Mimose per festeggiare la primavera in arrivo.

 

 

 

Un insolito personaggio dà il benvenuto agli escursionisti del Promontorio.

 

 

 

 

 

 

Una casetta in cui trasferirsi con l’intenzione di vivere in un mondo fiabesco!

 

 

 

 

Un bambino che gioca continuamente in questo punto del Parco!

 

 

 

 

 

 

Ah ecco! Al Mulino del Gassetta ci sono già stata in un altro tempo!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fotografie scattate nel marzo 2022

 

 

Per saperne di più:

www.parcoportofino.it/mappe/santa-margherita-ligure.html

 

www.laportofinese.it/i-luoghi/mulino-del-gassetta/

 

Info

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Pertanto non può essere considerato in alcun modo un prodotto editoriale ai sensi della Legge n.62 del 2001.

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