Fra pochi giorni

avresti

iniziato la scuola,

invece ho portato

dei fiori

sulla tua tomba.

 

Fiori colorati

come matite

per disegni

infiniti.

 

Non ci sarà

l’emozione

di quel primo giorno

speciale

ma il continuo

ripetersi

di preghiere

sussurrate

al cielo

che custodisce

la tua presenza.

 

Hai passato

i tuoi anni fecondi

a sognare

il ventre

che si anima

e un fiocco

sulla porta.

 

Ora,

che la luna

ha smesso

di segnare i tuoi giorni,

osservi

ogni cucciolo umano

come un miracolo

cercato

e mai ottenuto.

 

 

 

Non mi poso

su tutti i tetti

per consegnare

il mio dono prezioso.

 

 

Non ascolto

tutte le preghiere

sussurrate al cielo

e nei santuari.

 

 

 

 

Non voglio pensare

a tutte le donne che,

col ventre vuoto,

mi inseguono

ogni mese.

 

 

Pensarti

trasforma

il tuo ricordo

in un fantasma

che visita

la vita.

 

Talvolta

un luogo,

talvolta

un suono,

talvolta

un sapore

ti riporta

a chi ti ama,

come il riflesso

di un’altra vita.

 

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