Ci si sveglia

in festa

per le feste finite.

 

Ritorna la normalità

e il vestito doloroso

si confonde meglio

in quotidianità

senza festoni.

 

 

 

 

Neanche Venezia

ha attenuato

il dolore

partorito

dalla tua assenza.

 

 

 

A San Francesco del Deserto

cerco il silenzio

e chiedo preghiere

ai figli del Serafico.

 

 

Tra le case colorate

di Burano

mi fingo in una favola

ma la finzione non salva.

 

 

 

 

 

 

Piccolo fiore,

ti ho perso per strada.

 

Ti ho cercato

amandoti,

ti ho amato

pensandoti.

 

Ti ho visto nel sogno.

 

Non sei.

 

 

 

 

 

 

Mi sono accartocciata

nel tuo ultimo battito.

 

Sei il ricordo postumo

di una breve vita da farfalla.

 

Fantasticato volto,

immaginato nome,

indimenticato amore.

 

 

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