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Infelicità di primavera
Il dolore
è arrivato
in un giorno
di primavera,
attendendo
la Pasqua.
Nessuna speranza
colma
quel vuoto
che non merita
un nome.
Il dolore
è arrivato
in un giorno
di primavera,
attendendo
la Pasqua.
Nessuna speranza
colma
quel vuoto
che non merita
un nome.
Una vita
in catalessi
con qualche
sporadico
episodio
di serendipità.
Frammenti
di sole
ti accompagnano
mentre passeggi
lungo il mare,
invocando
pietà.
Tuo figlio
cresceva
nell’universo
acquoso
del tuo ventre.
Forse una strega
invidiosa
della tua gioia
ha soffocato
quella vita
nascente.
Il battito
si è spento
nell’estremo guizzo
di una lampadina
fulminata.
E fu buio.
Ogni alba
la tua prima preghiera
è per chiedere
quella grazia
cercata
con disperazione.
Ogni donna
diventata
madre
rianima
le tue speranze.
Se lei e lei,
perché non tu?
di vedere crescere il tuo ventre.
Hai perso la speranza
di far diventare nonni i tuoi genitori.
Hai perso la speranza
di appendere alla porta
un fiocco festoso.
Hai perso la speranza
di portare il tuo bimbo ai giardini.
Hai perso la speranza
di concludere la giornata sfinita
dalla vita da mamma.
Hai perso la speranza
di far ripetere la lezione del giorno.
Hai perso la speranza
di scrutare i primi segni dell’amore.
Hai perso la speranza
di avere una ragione di vita.
Hai perso la speranza
di avere speranza.
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