Addio perinatale
Il futuro
si è dileguato
in un rivolo
vermiglio.
Ci si aggrappa
alle lacrime,
agli abbracci
e ai “mi dispiace”.
Si buttano via
i sogni
già installati
in una nuova stanza
in toni pastello.
Si piange.
Ogni giorno.
A P.
Ti mancano
il pianto
di un bambino,
i suoi capricci
e i malanni
di stagione.
Ti mancano
i giocattoli per casa,
le notti insonni
e i pannolini
da cambiare.
Ti manca
la tua carne
moltiplicata,
che si fa vita.
Sopravvivenza
In questa stanza
piena di ricordi
accarezzo
libri e vestiti,
cercando
il tuo respiro.
Ogni giorno
che passa
sei più lontano
nel tempo,
ma ogni notte
in sogno
la tua voce
mi tiene
compagnia.
A chi è lontano
Il tuo nome si presenta
in ogni discorso.
A proposito
o a sproposito.
Ogni argomento
riporta a te;
sei diventato
il padrone
dei pensieri.
Forse
non saprai mai
quanto vale
quest’amore
che rasenta
la follia.
Tregua
Il dolore
chiede la pace.
La diplomazia
del cuore
inizia
caute trattative.
Si promettono
tregue armate,
si firmano promesse
di non belligeranza.
A breve termine.
La notte
porterà consiglio e,
forse,
ogni giorno
sarà più luminoso.
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