Ti sei rassegnata

all’infelicità

mentre ti aggiri

in una casa

senza culla

e giocattoli.

 

Ti rinchiuderesti

in un eremo

per sfuggire

agli incontri

con pance rotonde

e bebè urlanti

mentre ogni giorno,

coraggiosa,

li affronti.

 

 

 

 

 

 

Quando la strada

si trasforma in sentiero

lo sguardo

diventa

padrone del mondo,

come in un sogno

a cui non si sa

dare un nome.

 

Le parole

non servono più

e il tempo

si annulla

mentre la vetta

si avvicina, accogliente

come una casa.

 

Le mie insicurezze

aspettano risorse,

fuggendo la partenza.

 

Soltanto spettatrice

non affronto le onde,

temendo ogni sconfitta.

 

Rimugino

i pensieri

e osservo

il cielo,

cercando certezze.

 

 

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