Mi domando perché

quando, triste, mi perdo

nel dolore per te.

 

Animata da un sogno

mi arrampico verso

il pensiero di te.

 

Perderemo ben presto

il contatto col vero,

ma di Luce Infinita

ci vestiremo io e te.

 

 

Vi cerco in tutte

le piccole tombe;

in quelle fresche

di pochi giorni

e

in quelle antiche,

incrostate

dal tempo

che lascia intatto il dolore.

 

Vorrei inondarvi le lapidi

di fiori e giochi,

di peluche e palloncini,

di lettere e disegni

e di ogni simbolo

di un amore

che sfida giorni,

anni

e secoli.

 

E vorrei potervi

amare tutti,

con l’amore

delle vostre mamme.

 

Quando,

con tenerezza,

mi accosto

ai vostri marmi

sento

lo strazio di chi

avete lasciato

che si incarna

nelle epigrafi

e pare

farsi presenza,

buia e urlante.

 

Vi dono

le preci

richieste,

e mi affido

alle vostre

che riempiono

il cielo,

come farfalle

in un giardino.

 

 

 

 

https://www.ivarchineltempo.it/index.php/ricerche/angioletti

 

Mi sembra

di averti

appena

lasciato partire

per il tuo viaggio

eterno.

 

 

 

Gli anni

sono passati,

inutili,

senza vederti

crescere.

 

 

Pensandoti,

aspetto un incontro

in un cielo strapieno

di palloncini

per te.

 

 

 

 

 

Il bambino

non partorito

è scappato

tra rivoli

rossi

e crudeli;

è volato

dritto

al Cielo,

e

dal Cielo

visita

i cuori

di chi è rimasto

senza

un perché.

 

 

 

 

 

Perderti

è stato

il mio

11 settembre,

il mio

“nulla sarà più come prima”.

 

Continuo

a raccogliere

brandelli

della mia vita

sparsi

da quando

è nata

la tua morte.

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