I tuoi figli

stavano

per esser messi

in cantiere

quando

uno schianto

sull’autostrada

ha ucciso

il tuo giovane

sposo.

 

Da quel giorno lontano

la malinconia

visita

i tuoi giorni,

ripensando

alla prole

sognata.

La carente

fecondità

infanga

la tua vita.

 

Fai incetta

di benedizioni,

affidando

il tuo ventre

alla misericordia

divina.

 

Sogni

in un giorno futuro

di raccontare

alla tua prole

i sacrifici

vittoriosi

per conquistare

la maternità.

I viaggi

non fatti,

i luoghi

sognati

e non visti

tormenteranno

la mia anima

sempre

ansiosa

di nuove

partenze.

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Qualcuno

ti aveva predetto

progenie numerosa

dal tuo ventre

generoso.

 

Una maledizione

che non concede

dialogo

ti ha destinato

alla sterilità

che non regala

la vita.

Si diventa

radioattivi,

come se

per un attimo

si fosse

a Chernobyl

nel momento

fatale,

mentre

si affilano

speranze

e preghiere.

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