Miniere, gelati e percorsi di vita
Mi piace iniziare parlando dei minatori. La sezione dedicata a loro in questo prezioso scrigno interattivo che è il MIM Belluno mi colpisce nel profondo, ascoltando i racconti su un lavoro faticoso e pieno di rischi. La dichiarazione di un ex minatore che non vorrebbe che il figlio facesse il suo lavoro mi resta nel cuore.
….I gelati! A dire il vero (so che sembra strano!) non sono una grande appassionata dell’alimento ma mi ha affascinato la storia dei gelatieri del Bellunese che, con coraggioso spirito imprenditoriale, hanno varcato i confini.
Mi soffermo sul pannello dedicato a “I grandi Bellunesi nel mondo” e mi coglie un’emozione speciale leggendo il nome di Guido Rossa che avevo sempre considerato un mio concittadino genovese. Per un attimo la mia mente è occupata dall’immagine di un uomo ucciso nella sua auto.
Torno al presente, mi accosto a un pannello dedicato al tema del viaggio che parla di navi per l’America e treni per Belgio e Svizzera; ho sempre pensato a questi viaggi verso un destino altrove come indicibilmente faticosi, ma carichi di sogni, aspettative e speranze.
Certo, io mi fermo a leggere i pannelli ma la forza di questo museo, come dice il suo nome, è l’interattività. Nella visita sono accompagnata dai curatori della struttura che, in video, mi raccontano dei migranti del passato e anche di quelli attuali che hanno il volto di giovani italiani all’estero e di quanti hanno fatto dell’Italia la loro casa.
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