Grazie a un viaggio del tempo mi ritrovo nella località presso Courmayeur.
Ho letto che la parola “Chapy” anticamente aveva il valore di “riparo”, “rifugio”. Ed è proprio un rifugio che si inaugura oggi, 28 giugno 1959. L’evento ha richiamato 250 soci dell’Associazione Alpinistica Giovane Montagna, grazie alla sua sezione torinese che vanta questa nuova Casa Alpina ai piedi del Monte Bianco. Ascolto gli accenti che mi circondano, prevalentemente veneti e piemontesi, fino a quando cala il silenzio e, presso un piccolo altare da campo, inizia la Santa Messa. Celebra Don Rodolfo Reviglio, in suffragio dell’anima del padre Natale a cui il nuovo edificio è dedicato. Siamo tutti emozionati ascoltando le traversie vissute per la costruzione della Casa Alpina che ora è pronta ad ospitarci!
Mi guardo intorno; so che ci sono tanti ospiti illustri ma è un sacerdote ad attrarre la mia attenzione: don Cirillo Perron. Si tratta dell’attuale parroco di Courmayeur; di lui so qualcosa sul passato e sul futuro, grazie vantaggio di viaggiare nel tempo! So che si è tanto impegnato nella protezione di un piccolo ebreo, ospitato in canonica negli anni delle persecuzioni razziali, e anche che nel 1982 festeggerà i suoi 70 anni con la salita del Dente del Gigante dopo aver partecipato, cinque anni prima, a una spedizione in Himalaya.
Alla Messa seguono il taglio del nastro, la benedizione dei locali e un festoso banchetto, mentre si progettano, purtroppo non con ottime previsioni, le gite per l’indomani, lunedì 29 giugno, giorno festivo in onore di San Pietro.
Mi piacerebbe fermarmi ma devo tornare nel mio tempo dove, sono certa, incontrerò i discendenti – nella carne o nello spirito - di quanti ho conosciuto oggi.
Per saperne di più:
www.giovanemontagna.org/public/files/articoli/ANNO%2045%20n%202%20Aprile%20Giugno%201959.pdf
Berton R., Toponymie Valdôtaine Courmayeur, Aoste 1979
Segre G., Don Cirillo e il nipotino, Fusta Editore 2012
Careggio A. M., Le clergé valdôtaine de 1900 à 1984, Tipografia Valdostana, 1985