In due angoli del Finalese

 

 

 

 

         Emozioni a Castrum Perticae e Sant’Antonino

 

A Castrum Perticae è come se fossi a casa; un luogo antico per abbandonare tutte le angosce di oggi.

 

La mia più grande soddisfazione nel cammino è incontrare i resti del passato, dove pietre raccontano meraviglie ai fortunati desiderosi di ascoltare.

 

 

 

Che mura spesse! Vorrei rinchiudermi in un castello con simili pareti, e vivere in disparte per poi ricominciare la vita, liberata dal dolore che oggi si insinua in ogni piega dell’anima.

 

 

 

 

Il rudere di questa finestra mi sembra un cuore; arriverà il momento in cui smetterò con queste fantasie, figlie di un delirio angosciante…

 

 

 

In un angolo delle mura mi sembra di vedere un bambino che piange; è rannicchiato come in un grembo materno. Forse mi sbaglio, o forse no.

 

 

 

Qualche passo e mi ritrovo alla chiesa di Sant’Antonino. Vorrei dire tanto su quest’altare che mi ricorda tutti i momenti passati in preghiera, a cui, sono certa, ne seguiranno altri.

 

 

 

Il mondo visto da una feritoia potrebbe bastarmi, sarei protetta da tante angosce che si infilano nella vita tra una crisi e l’altra.

 

 

 

Forse da qui si arriva a una cripta o al nascondiglio di un tesoro. Non ho il coraggio di inoltrarmi. Sarà per la prossima volta.

 

 

 

I resti di una decorazione. Chi l’ha fatta? Mi incuriosisco e, leggeri, certi brutti pensieri svolazzano via…

 

 

Ecco una chiara traccia del passato pronta a liberarmi dalle malinconie:

 

QUESTA CAPPELLA

ROVINATA dal TERREMOTO

IL 23 FEBBRAIO DELL’ANNO 1887

VENNE RICOSTUITA NEL 1889

COL SOCCORSO DEI PII BENEFATTORI

 

………………………..

 

GLI INCARICATI

GATTO GIO. BATTA FU EMANUELE

 

BURLO LUIGI FU VINCENZO

 

 

 

Ma non è finita! Ecco un’altra lettura consolatoria!

 

MARCHIONES CARRETTENSES

INEUNTE SECULO UNDECIMO

SACRAM HANC AEDEM SANCTO ANTONINO

MARTIRI PAMEIE IN GALLIA

DICATAM VOLUERUNT

IN HAC PERVETUSTA ARCE PERTICAE

QUAM FRIDERICUS IMPERATOR BARBAROSSA

IMPERIALIS INVESTITURE DIPLOMATE

PAPIE SCRIPTO

IV IDUS IUNII ANNO MCLXII

CONFIRMAVIT ENRICO GUERCIO DE CARRETTO

UNA CUM CASTRIS

 

QUILIANIS, SEGNI, PIAE ET ORCHAE

 

 

Ecco il passato, insieme alla curiosità, che mi rasserena!

 

 

 

Ancora un dettaglio da osservare e storie da immaginare…

 

 

 

Una finestra in un muro in pietra può stupire per quanto possa raccontare (se si vuole ascoltare!).

 

 

 

Prima di allontanarmi guardo la cappella dell’XI secolo e fisso l’immagine, da ricordare quando sembra non esserci risveglio…

 

 

 

Fotografie scattate il 26 maggio 2019

 

 

 

 

 

 

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