In cerca di tracce d’emigrazione in Liguria
A Casanova, frazione di Varazze (Savona)
Lungo un sentiero tre varazzini residenti in California hanno scelto di onorare un illustre compaesano di tanti secoli prima; infatti dal 1950 un cippo monumentale ricorda il beato Jacopo da Varagine.
A Torriglia (Genova)
Nel cimitero vecchio riposa Luigi Cardinale (1848-1930) “nato e cresciuto ad Orcesi” che “operò onestamente nelle Americhe” e “trascorse gli ultimi anni a Torriglia”.
A Soglio, frazione di Orero (Genova)
La chiesa di San Michele conserva, murata in una parete esterna, una lapide che nomina un luogo lontano: Boston. Si tratta di un ringraziamento rivolto ai conterranei lontani che nel 1903, sentendosi sempre parte della comunità parrocchiale, hanno contribuito al restauro della chiesa.
A Orero, frazione di Orero (Genova)
Poco distante un’altra lapide, datata 1933, fa memoria della generosità di chi ha donato una scuola al paese d’origine.
A San Colombano, frazione di Cogorno (Genova)
Un evento tragico, la Grande Guerra, ha seminato morte anche in Liguria, come ricordano lapidi e monumenti ai Caduti sparsi nel territorio. Uno di questi, nella frazione di San Colombano nel comune di Cogorno, proprio davanti alla chiesa del paese, fu innalzato anche grazie ai conterranei d’America.
A Zoagli (Genova)
Nel 1859 un’alluvione ha distrutto il cimitero che fu poi ricostruito, anche con l’aiuto degli Zoagliesi emigrati in Sud America come ricorda una lapide.
Restando nel cimitero della località capoluogo, dedicato a San Michele, si può visitare la tomba di Nicola Canale, nativo di Buenos Aires e deceduto, quasi sessantenne, a Zoagli nel 1921.
A Sant’Ambrogio, frazione di Zoagli (Genova)
Al cimitero si può incontrare un’emigrata “di ritorno”: Caterina Pendola Gneis, nata a New York nel 1878 e morta a Sant’Ambrogio nel 1915.
A Castiglione Chiavarese (Genova)
Un’altra chiesa che, avendo bisogno di restauro, ha ricevuto nel 1951 un contributo dai Castiglionesi residenti in California.
A Monterosso al Mare (La Spezia)
Giuseppe Garibaldi, l’”eroe dei due mondi”, è rappresentato in una piazza del borgo delle Cinque Terre, un omaggio ai suoi compaesani da parte di Agostino Desimoni dalle “lontane Americhe” nel 1884.
Poco distante una lapide ricorda che nel 1950 un monterossino residente a Guayaquil (Ecuador) ha regalato ai confratelli le porte nuove dell’oratorio, in memoria della madre.
Al Santuario di Nostra Signora di Soviore, presso Monterosso al Mare (La Spezia)
Due targhe ricordano contributi, provenienti da Buenos Aires, per la costruzione e il restauro della foresteria negli anni 1909 e 1927.
A Manarola, frazione di Riomaggiore (La Spezia)
Presso la chiesa parrocchiale di Manarola un’opera d’arte, raffigurante l’incoronazione della Vergine, ricorda di essere un dono al paese d’origine da parte dello scultore Angelo Rollandi (Buenos Aires 1911-1974).
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Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2023