Ali di farfalla,
foglie morte,
ponti in bilico,
petali caduti,
palazzi vacillanti,
siti disconnessi,
disagi del cuore.
In cerca degli sguardi
di anime
di cose e persone,
catalogando fallimenti
e strade
senza redenzione.
I tuoi piedi
cammineranno
nel mondo,
inseguendo
le emozioni infinite
che la vita
regala.
I tuoi occhi
non saranno
mai sazi
di colori
in ogni stagione
e la tua mente
sarà una tavolozza
di sfumature
terrestri
e celesti.
Le tue orecchie
ascolteranno
i dolori
del mondo
e la tua voce,
luminosa
di serenità,
accarezzerà
le malinconie
delle anime
in cammino.
Come un poeta,
sistemo
le parole
per ridarti
la gioia.
Riaggiusto
i tuoi sogni
sfatti,
riciclati
e trascinati,
abbracciandoti
mentre
suona il vespro.
Il tuo sorriso
è la mia meta,
la tua gioia
il mio riposo.
In un dolce
aprile
rievoco
la mia bimba
che vive
in cielo.
La sua vita
minuscola
colma
i miei giorni
di malinconia
silenziosa.
La sua piccola
anima
abbraccia
la voce
dell’inconsolabile
madre.
Eri tu
il mio sole,
la luce
di ogni giorno.
Eri tu
la speranza
in ogni malinconia,
la via d’uscita
fortuita
ed inaspettata.
Eri tu
l’intensità
di ogni emozione,
l’arcobaleno
luminoso
del viaggio
della vita.
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