Ogni giorno

scopro

una nuova

salita che,

rossiccia di mattoni,

sale verso

un’antica chiesa.

Da qui,

in un piazzale

ricamato

con pietre bianconere,

ammiro

una città,

custode

di una storia

intensa

e gloriosa.

(4 gennaio 2024)

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L’impazienza

di rivederti

colora

le mie giornate

nella casa

che ti ha ospitato,

piccolo figlio

dell’Est.

 

I tuoi giochi

e

i tuoi libri

faranno a gara

per festeggiare

il tuo ritorno

agognato.

 

Ci perderemo

in racconti,

coccolando

il nostro legame

che supera

i confini

crudeli.

 

(7 febbraio 2024)

Le tracce

di memoria

ti accompagnano

mentre sfiori

un documento

e un’antica scrittura

rivive

sotto il tuo sguardo.

 

Faldoni

e registri

ti raccontano

di vicende lontane

e dettagli

inaspettati.

 

Ogni storia

ti affianca

e a te si raccomanda

di esser rivelata.

 

(23 dicembre 2021)

Amato

figlio dell’Est,

benedizione

della mia esistenza,

mi cresci lontano

e mi aggiro,

volteggiante come farfalla,

nei ricordi

dei giorni

con te.

 

Nessun sogno

restituirà

il tempo

non avuto.

 

(20 dicembre 2023)

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