Parole Casuali

Un giorno

all’anno

ravviva

il tuo dolore

quotidiano.

I figli

immaginati

popolano

quella feroce

domenica

di maggio.

Piangi

in una stanza

inutile

della casa,

aspettando

l’ultima ora

del tripudio

materno.

(8 maggio 2025)

Il tuo volto

mi perseguita

mentre

aspetto

i prossimi

eventi.

Gli ultimi

fiori

illuminano

i giorni

noiosi.

La tua voce

risorge

e invade

ogni stanza.

(1° marzo 2025)

Ti cerco

in tutti

i bambini che

incontro.

Certe movenze

infantili

mi sembrano

tue.

Inseguirei

ogni decenne

che infiamma

il mio sguardo

per riavere

il sogno

con te.

(18 marzo 2025)

Mia madre

sorridente

mi attende

sulla soglia.

Riprendiamo

il discorso

interrotto

dal distacco

crudele.

Un nuovo

abbraccio

ci riunisce

nell’infinito

divino.

(5 febbraio 2025)