Ti siedi in una panchina, sognando un nome.
Ti immergi nel verde, chiedendoti cosa cercare.
Domandi ai nasturzi di sorridere, donandoti felicità.
Insegui certe linee, dimenticando le nuove angosce.
Cerchi geometrie in un mondo verde, immaginando i prossimi fiori.
Scruti segni legnosi, sorridendo per lo stupore.
Ti specchi in un verde acquoso, temendo di incontrare il tuo sguardo.
Temi spine invisibili, implorando incondizionata pietà.
Cerchi tracce di Liguria, osservando piante e rocce.
Osservi un antico palazzo, immaginando povertà consolate.
Cammini in uno stretto passaggio, scrutando palazzi eleganti.
Spii la vita verde, tralasciando ambasce incalzanti.
Affidi i tuoi sogni alle memorie del passato, accarezzando il rosso nel verde.
Aspetti di incontrare gli abitanti di una piccola casa, chiacchierando con minuscoli fiori.
Guardi i vasi addormentati, aspettando un felice risveglio.
Chiacchieri con la bergenia, richiamando antichi ricordi.
Ti confondi in un chiarore, traendo sprazzi di inconsueta verità.
Cedi alla bellezza dei fiori d’arancio, commentando parole d’amore.
Ti accomodi vicino ad un’azalea bianca, leggendo versi di insoliti poeti.
Invidi la forza di certe radici, conoscendo la fragilità dei tuoi sogni.
Affronti un sentiero, immaginando un prossimo percorso.
Ti rifugi nell’umiltà dell’erba, trattandola come un’amica.
Ti siedi in una panchina, evocando un volto.
Tenti di annullarti nel verde imperante, dimenticando il passare del tempo.
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Fotografie scattate il 29 aprile 2023