Al cimitero di San Rufino di Leivi (Genova)
Il “munifico benefattore” è Giuseppe Sanguineti, figlio di Michele, e il suo denaro accumulato “con sacrifici e privazioni” lo ha destinato “a pro dei miseri del comune”; per questo la Congregazione di Carità nel 1911 gli ha dedicato la tomba, quando a 83 anni ha lasciato questa terra.
Sposto dei fiori per vedere meglio la foto su una lapide; è quella di Emanuele Sanguineti, un bel giovane, classe 1911, in divisa da alpino. Dall’iscrizione “disperso in Russia” capisco che il suo corpo non è qui.
Poco lontano incontro un altro soldato, Agostino Canepa, morto a 21 anni nel 1941 “a seguito delle ferite riportate in combattimento”.
Un’epigrafe mi incuriosisce: “forte e buono florida giovinezza barbaramente stroncata a Chiavari il 4-8-1944”; si riferisce ad Andrea Casaretto1, nato nel 1924.
Il giorno di San Valentino del 1943 la venticinquenne Maria Talani era a Milano, per morire vittima di un’incursione aerea.
Prima di andare via saluto Maria Celeste Gerace, una bimba sorridente con un vestitino chiaro e un fiocco tra i capelli; ha per sempre due anni dal 1944.
http://www.teleradiopace.tv/2010/04/24/leivi-ricorda-il-partigiano-andrea-casaretto/