In cammino nel Levante Ligure
Da dove inizio? Dall’immagine di una donna impegnata nel tombolo che mi ricorda la mia mamma; lei non faceva proprio questo tipo di pizzo ma il ricamo per tanto tempo della sua vita è stato quello che per me ora è il lavoro, una ragione di vita e fonte di gioia.
Un’altra mamma, quella del Cielo, con le mani giunte sembra volermi incitare alla fiducia nel futuro….
Sul percorso incontro la chiesetta dedicata a San Rocco, un santo col quale ogni tanto la mia vita si incrocia.
Saluto una famigliola di germani reali in un piccolo corso d’acqua.
Iniziando la salita mi incanta la gioia di un Gesù Bambino tra le braccia della sua Mamma.
Il panorama mi mostra il promontorio di Portofino che, come sempre, mi ricorda la bellezza della vita.
Intravedo un rudere e le fantasie sul suo passato si affollano nella mente…
Sto arrivando a Sant’Ambrogio di Zoagli, ecco l’ultima scalinata.
Il risseu del sagrato ricorda le onde del mare.
Entro nella chiesa per ammirare gli affreschi di Nicola Neonato, scegliendo il mio preferito, cioè la morte di San Giuseppe in omaggio a una devozione che accompagna il mio percorso di vita.
Sempre in chiesa mi incuriosisce un pannello che riporta i nomi dei parroci di Sant’Ambrogio dal 1206; ma che bella iniziativa! Anch’io in passato ho fatto una ricerca simile ( http://www.archivioparrocchialepedemonte.it/i-documenti-raccontano/il-clero-nel-tempo.html ) senza andare così tanto indietro nel tempo. Mi sorprende leggere di Martino, parroco dal 1407 al 1408, proveniente dal Regno di Castiglia!
Torno all’aperto a osservare il panorama su Rapallo.
L’ultimo sguardo, ovviamente, alla chiesa di Sant’Ambrogio.
Fotografie scattate il 16 febbraio 2020
Per saperne di più:
www.santambrogio.altervista.org/storia.html