In cammino verso il Monte Caucaso nel Parco Naturale Regionale dell’Aveto
Il punto di partenza è al Passo della Scoglina percorrendo un sentiero che regala panorami sui paesi intorno…
Gioco a puntare lo sguardo attraverso gli alberi spogli che si preparano alla vita.
Un tripudio di verde mi fa amare ancor più questo colore, custode gioioso della bellezza della Natura.
Il territorio mi si mostra nella sua forza maestosa e regala emozioni; quando mai una gita lascia indifferente il cuore?
Quanti alberi mi accompagnano oggi! Ognuno con la sua intensa bellezza…
Anche l’acqua vuole catturare la mia attenzione con i suoi luccichii tremolanti.
Un albero scuro si staglia nel panorama chiaro.
Ecco il mare!
La costa, in lontananza, mi ricorda quanto sia bella la terra ligure, in ogni suo aspetto.
Intanto sono arrivata alla meta, alla cappella del Monte Caucaso.
La cappella vuol perpetuare la memoria di giovani morti sui campi di battaglia o in trincea, morti per malattia in qualche ospedale attendato o in una prigione straniera, e dei dispersi in un nulla senza notizie.
Con la dedizione che provo nei confronti di chi non è tornato dalla guerra leggo le la targa che mi parla del luogo:
QUESTA CAPPELLA
CHE L’AMORE ALLA VERGINE MARIA
DEI MILITARI AVVISTATORI E AEROFONISTI
EDIFICO’ NEL 1940
AUSPICE IL MAGGIORE ALBERTO BONZI
FU NEL 1976 RICOSTRUITA
DAI VALLIGIANI DELLA VALFONTANABUONA
CHE VOLLERO COSI’ AFFIDARE
AL CUORE DELLA MADRE
E ALLA RICONOSCENZA DEI FIGLI
IL RICORDO DEI CADUTI DI TUTTE LE GUERRE
DALL’ALTO DI QUESTA VETTA LA MADONNA DEL MONTE CAUCASO VIGILA SULLA VAL FONTANABUONA E BENEDICE I SUOI FIGLI
6 7 1986
Per saperne di più:
www.psicosintesioggi.it/psicologia/malessere/albero-spoglio-uomo-senza-maschere
https://www.ivarchineltempo.it/index.php/ricerche/morti-in-guerra?highlight=WyJtb3J0aSJd