Mi sento in un sogno,
avvicinandomi
a fatica
alla tua lapide.
Ti riassumo
i miei ultimi anni
di sogni mai realizzati.
La morte
ti ha trovato padre,
senza che il tuo sangue
scorresse verso generazioni
future
ma coagulato e rinsecchito
in una sterilità
da pietra
tombale.
Resta
un affetto
che sfida
lo scorrere
di calendari
impietosi.