A Serravalle Scrivia in epoca romana
Sono nel I secolo dopo Cristo, mi aggiro in una florida città di circa 6000 abitanti, ricca per i traffici commerciali facilitati dalla posizione strategica sulla Via Postumia. Per precisione mi trovo in una particolare area della località, cioè nel “centro divertimenti” caratterizzato dal teatro, dall’anfiteatro e dalle terme.
Mi concedo un’occhiata al foro: è pieno di gente vociante in atmosfera da mercato. Un venditore sistema sul banco statuette di marmo; sembrano riproduzioni in formato mignon delle opere greche classiche. La signora che vende frutta e verdura aspetta i clienti vicino alla sua mercanzia, ma preferisco spostarmi verso alcune botti accatastate che mi fanno sperare di trovare un bicchiere di vino da assaggiare…
E’ circa mezzogiorno; qui a quest’ora si va a teatro! Mi sistemo sugli spalti e inizia una tragedia seguita (per fortuna!) da due commedie; applaudo a ogni battuta fra le sonore risate del pubblico.
Dopo gli spettacoli continuo la visita e mi imbatto nel trasporto di un ferito in barella; seguo il malcapitato che viene condotto in un ambulatorio. Mi ritrovo quindi nella casa del medico, dove vengono curati i gladiatori vittime di “infortunio sul lavoro” nel vicino anfiteatro, luogo in cui, sinceramente, non mi va di andare. Infatti i combattimenti non mi attirano. Per pura curiosità mi limito a dare un’occhiata; notando la gran folla (ma c’è tutta la città?) che urla incitando il proprio idolo capisco di essere totalmente controcorrente…
Termino il mio giro indugiando tra le botteghe, sono nell’attuale “via dello shopping”… L’Outlet arriverà tra qualche secolo.
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