Nel luogo dove riposano gli abitanti del passato vicino alla chiesa di Sant’Ambrogio nel comune di Orero (Genova)
Incontro per primo il sacerdote Giovanni Arata che oltre al ruolo di parroco del paese (dal 1819 al 1872) ebbe quello di “pioniere dell’industria ardesiaca”.
Poco lontano Giuseppe Nassano (1803-1887) mi racconta di aver lasciato “prezioso ornamento in damasco” alla chiesa parrocchiale del paese.
Vorrei sapere di più di Giovanni Arata, un signore baffuto ed elegante; il marmo mi racconta della sua nascita nel novembre 1845 ad Orero, “in casa di suo zio” per la precisione. Così termina, prima di una preghiera, l’epigrafe: “e morì ove nacque il 2 ottobre 1889”.
Per finire, la commozione mi cattura all’incontro con Luigia. Si tratta di una trentaquatrenne che ha dato alla luce una bimba il 3 gennaio 1872 per poi spirare il 21 dello stesso mese. Così leggo sul suo conto “amorosa e prudente consorte pia e caritatevole”.