“Sterilità feconda: un cammino di grazia” di Marco Griffini – Ancora editrice
Riflessioni in lettura
Il titolo rimanda a un controsenso, uno dei tanti che la vita può offrire.
E’ un libro che accompagna a conoscere meglio una situazione che, quando si presenta, può portare molta sofferenza. Il percorso proposto è alla luce della fede, una consolazione quando la ragione è fagocitata dal dolore.
Leggere queste pagine aiuta a sentir meno la solitudine che si prova talvolta quando una certa situazione indesiderata e inaspettata sconvolge l’esistenza.
La ricerca biblica occupa un ruolo importante bel testo, illustrando il valore simbolico della sterilità nelle Scritture. Vi è anche una parte di “vita vissuta” che illustra gli effetti della mancanza della prole desiderata nella coppia; a questo proposito si può citare una frase a pagina 81:
“Non aveva né volto, né nome, ma ‹esisteva›; qualcosa che si proiettava fuori da loro, ma a loro, una volta, strettamente connesso.”
Il percorso in cui il libro conduce porta poi all’adozione, all’amore offerto a un bambino abbandonato per cui, appunto, la sterilità diventa feconda.
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