In cammino verso la grande statua di Cristo sulle alture del Levante Ligure
Partenza dalla piccola cappella di San Rocco, proprio sopra la stazione ferroviaria di Sori.
Nella facciata il santo di Montpellier si mostra nella sua posa classica...
....ma lo sguardo va inevitabilmente in basso per bearsi di un tipico spettacolo ligure: un risseu! Un’imbarcazione sembra fuggita dal mare vicino per adagiarsi in questo piccolo sagrato insieme, per completare il quadretto, ad un delfino e ad un’ancora.
Starei per ore a guardare ogni ciottolo, soprattutto quelli rossi di diaspro che spiccano nel mosaico bianconero.
Stop alla contemplazione appassionata! Ci sarà tempo per dedicarsi a queste magiche geometrie... Il cammino chiama e la salita si propone, come l’inizio di un’avventura.
Ecco Sant’Apollinare! Che sollievo incontrare una chiesa sul sentiero! Mi fa sempre sentire meno sola, come se la memoria di preghiere antiche di secoli aleggiasse intorno alle mura dell’edificio.
E il panorama? Non vorremo mica far finta che non ci sia...
Con l’iscrizione “IPSI GLORIA AMEN” e una data - 1966 - per ricordare una tappa la statua del Redentore mi dice che ho raggiunto il mio obiettivo di oggi.
Adoro le lapidi! Più antiche sono meglio è!
Questa, alla base dell’opera, è solo novecentesca ma ha offre comunque l’immancabile fascino della memoria:
MONUMENTO AL REDENTORE
INAUGURATO L’ANNO 1902
ABBATTUTO DAL FULMINE 1963
RICOSTRUITO DAL COMITATO
PARROCCHIALE DI SAN BARTOLOMEO
NELL’ANNO 1966
Poco distante la cappella di Sant’Uberto pretende attenzione.
Individuo la porta come dettaglio preferito.
Poi mi distraggono alcuni alberi, nel loro colorato aspetto dicembrino.
Ne scelgo uno, sotto il quale fermarmi a meditare sulla natura che si reinventa mentre si avvicina una data speciale dell’ultimo mese dell’anno.
Fotografie scattate il 13 dicembre 2020