“Tomba Campodonico”
Lorenzo Orengo 1881
Staglieno – Cimitero Monumentale – Genova
Ho chiesto a Lorenzo Orengo, scultore di grido, di ritrarmi in tutta la mia umiltà dignitosa.
Ho indosso il mio abito migliore, ma con il grembiule. Il pizzo che porto è raffinatissimo, proprio come quello delle vere signore; lo scialle mi fa sentire elegante, come gli orecchini.
La mia statua sembra così vera che ogni tanto mi aspetto che qualche passante mi chieda una collana di nocciole, o una ciambella.
Sono la più povera qui nel porticato, ma i gran signori si sono abituati a me. E in fondo mi invidiano un po’, perché sono la più famosa.
Finalmente sto ferma. Ho lavorato tanto tutta la vita, nel continuo vagare per fiere e feste patronali, proponendo i miei prodotti.
La statua ha preceduto la mia morte; quando potevo venivo a vederla, o meglio, a vedermi come in uno specchio destinato a sopravvivermi.
Parlavo solo il genovese, oggi ascolto le lingue di tutto il mondo perché tanti foresti si fermano ad ammirarmi, a fotografarmi e a fotografarsi con me.
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