La tua
“grazia non ricevuta”
ti sta sempre accanto.
E’ un’eterna bambina
che chiede
di giocare.
E’ un palpito nel sangue
se un fiocco
color pastello
domina un portone.
E’ la malinconia fosca
di quando,
angosciata,
sfuggi
a domande incalzanti.
Attraverserò
i tuoi pensieri;
metterò a posto
i conti col passato.
Cercherò
di salvare i ricordi,
per donarteli
ogni giorno
come fiori appena colti.
Butterò
le parole sbagliate
e i segreti non detti.
Per la prima volta
aspetterò il futuro.
Come farei
senza di voi
nei giorni bui?
Siete fedeli compagni
quando l’assenza
si fa più dolorosa.
Cercando conforto,
vi elenco
in ogni occasione;
in un luogo,
in un suono,
in un sogno.
Fra le rughe
di lunga data
leggo il rimpianto
per il tuo bambino
mancato.
Da tanti anni
pensi e ripensi
a come sarebbe stata
la tua vita
se la casa avesse accolto
la gioia più grande.
Ti sei abituata
al destino
che non ti ha reso
madre
da quando
la luna svanita
ha affogato
l’ultima speranza.
Babyloss in piazza De Ferrari
La fontana
rosa e azzurra
va all’essenza
dei miei ricordi.
La solitudine
si annulla
tra gli spruzzi
colorati.
La tua morte
prima dell’arrivo
mi parla ogni giorno.
Oggi di più.
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