I tre nodi

 

           Alla scoperta della Regola di Vita di San Francesco di Assisi

 

         Genova - Museo Beni Culturali Cappuccini  -  fino a domenica 30 giugno 2019

 

         Un’occasione per conoscere la Regola di San Francesco attraverso parole, oggetti e opere d’arte…

 

 

Difficile resistere al richiamo di San Francesco; riduttivo definirlo un amico, anche se in fondo mi piace pensarlo così…

Quindi eccomi puntuale alla mostra primaverile del Museo genovese dei Beni Culturali Cappuccini, pronta ad emozionarmi (e ad imparare)!

Il percorso espositivo, tra le altre cose, mi racconta che all’origine Francesco non pensava a una regola, ritenendo sufficiente il Vangelo sul quale impostare la vita, solo in seguito ne decise la costituzione.

Un utilissimo pannello mi racconta (spero una volta per tutte!) la storia delle tre famiglie del Primo Ordine Francescano.

 

 

 

 

 

Nell’Albero Serafico dell’Ordine Francescano cerco di individuare San Felice da Cantalice.

 

 

 

In passato sono stata proprio nel paese reatino del santo francescano, forse per chiedere una grazia che è meglio non ricordare.

 

 

Mi avvicino a un Crocifisso del Maragliano; potrei stare qui a meditare per ore.

 

 

 

Un dipinto di Bernardo Strozzi, San Francesco nel deserto, mi porta con il pensiero a un’isola della laguna veneta dove, tra le lacrime, ho confidato un dolore a una statua dell’Assisiate.

 

 

 

 Mi rianimo davanti a una Bibbia col commento di San Girolamo del XIII secolo.

 

 

 

Il codice in origine era parte del patrimonio del monastero della Cervara di Santa Margherita Ligure, a cui sono legati alcuni cari amici del passato.

 

 

Un’opera della manifattura cappuccina del XVIII secolo mi mostra San Francesco che riceve le stimmate.

 

Vorrei essere a La Verna dove l’evento è accaduto per ricevere consolazione in quel luogo così santo.

 

 

 

 

 

La pianeta utilizzata da San Lorenzo da Brindisi (1559-1619) soddisfa, almeno per oggi, la passione per i paramenti liturgici.

 

 

 

La vestizione di Santa Chiara, opera del 1603 di Cesare Corte, mi porta immediatamente a San Damiano dove la seguace di San Francesco è morta e la preghiera me l’ha fatta sentire infinitamente vicina. Che nostalgia!

 

 

 

La malinconia arriva puntuale davanti a documenti d’archivio relativi a Gaetano Bausa da Santa Margherita Ligure, cappellano militare in Russia. Non mi sento di stare troppo davanti a queste carte…

 

 

Mi avvicino ai pannelli che presentano i Cenni Cronologici della Vita di San Francesco, radunando emozioni e ricordi.

Termino la visita con uno schermo mi regala immagini sul tema Il cinema e la Regola di San Francesco.

Una parte della mia vita sicuramente si è intrecciata al percorso francescano e Assisi è quasi una casa abbandonata controvoglia.

 

 

 

 

Per saperne di più:

 

 

www.bccgenova.it

 

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