Gino Daguin – sogni di ruvida pietra

 

Aosta - Sale espositive del priorato della Collegiata dei Santi Pietro e Orso dal 16 ottobre 2021 al 16 maggio 2022

 

 

In giro per Aosta mi imbatto in una mostra con un titolo che indubbiamente mi invita a visitarla.

 

 

 

 

 

Un crocifisso mi dà il benvenuto, ne scruto i dettagli densi di significato.

 

 

 

 

Inizio ad accogliere le emozioni che queste immagini in pietra diffondono con intensità.

 

 

 

Vorrei interrogare ogni personaggio…

Chi sei?

Cosa mi racconti?

 

 

 

Mi sembra di ascoltare la musica proveniente da un organo, come se anche nella materia muta potesse prendere vita il suono.

 

 

 

Mi fermo a scrutare i suonatori di fisarmonica, è come se fosse con me mio papà che tanto amava ascoltare questo strumento.

 

 

 

Il salmodiare dei frati mi dona la serenità, aiutandomi a formulare una preghiera.

 

 

 

Se avessi tempo mi fermerei a ballare con certi personaggi.

 

 

 

Le suore che cantano mi ricordano tante amiche che hanno fatto del chiostro la loro casa, offrendo la vita allo sposo celeste.

 

 

 

Il coro degli alpini mi fa rivivere tanti momenti allegri, ovviamente con un bicchiere in mano!

 

 

 

 

 

 

Osservando il pastorello che piange si insinua in me la malinconia che accompagna ogni giorno.

 

 

 

 

Nell’uomo che falcia vedo subito mio padre e il suo passato diventa presente.

 

 

 

Mi riconosco nel viandante, nel suo intercedere stanco e nello sguardo basso.

 

 

 

 

 

Un immaginario profumo di pane allieta il momento, passando vicino al forno.

 

 

 

Il “desco” mi dà una sferzata, come quando il passato si presenta all’improvviso, e penso al bambino dell’Est che per qualche tempo ha illuminato la mia vita.

 

 

 

 

Starei accanto al “pellegrino seduto” per non farlo sentire solo, aspettando un domani incerto.

 

 

 

 

Un crocifisso che sa di antico con un “Agnus Dei” a cui affidare delusioni e speranze…

 

 

 

 

 

 

“Difesa dei nostri antenati” incarna tutto il mio amore per il passato, che coltivo ogni giorno.

 

 

 

Un saluto a sant’Orso che qui è il padrone di casa…

 

 

 

Ecco san Rocco, un amico che incontro sempre volentieri!

 

 

 

Una scultura (“Maternità") mi sussurra del grande appuntamento che la vita mi ha negato ️…

 

 

 

 

 

 

Per saperne di più:

 

https://www.lartisana.vda.it/index.cfm?m_sez_id=153&ec_flag=0&m_z

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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