A Voltri per scoprire la Villa Duchessa di Galliera

 

         Nel Ponente Genovese un luogo ricco di bellezza e storia si ripresenta dopo i danni causati dal maltempo della fine di ottobre del 2018

 

Arrivo a Voltri in treno, in assoluto il mio mezzo di trasporto preferito. Andando verso la Villa sono distratta da una bella sorpresa in Via sotto i Volti: un’edicola mariana, certamente oggetto di attenta devozione, che, come leggo, è qui dal 1941:

 

AD INIZIATIVA DI

SALVATORE D’AMORE

CON L’OBOLO DELLA

POPOLAZIONE VOLTRESE

QUESTA NICCHIA VENNE

ADORNATA DEI MARMI

L’ANNO DEL SIGNORE

1941

 

 

Eccomi alla Villa, pronta a seguire una visita guidata organizzata dall’Associazione Amici Villa della Duchessa di Galliera.

 

 

 

 

 

Inizio il mio personale percorso dal ninfeo vicino all’ingresso…

 

 

 

…salutando le tartarughe che ci vivono. Mi viene in mente che mia nonna aveva una tartaruga che da piccola mi divertivo a cercare nei suoi nascondigli. Grazie Villa Galliera per il ricordo che mi hai regalato!

 

 

Mi guardo intorno ascoltando la storia del Parco, dimenticando velocemente i nomi botanici che mi vengono indicati… Mi spiace ma è un ambito che proprio non mi entra in testa!

Invece un altro dettaglio mi resta bene impresso: le panchine sono state ricostruite dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze sulla base di disegni conservati nelle carte conservate negli Archivi Brignole Sale - De Ferrari (secc. XV-XIX). Più volte in questa visita si fa riferimento a questi documenti e alla loro utilità nel presente della Villa. Come archivista mi sento orgogliosa nel sentire valorizzata l’importanza di un patrimonio documentario!

 

 

Un giardiniere speciale mi distrae; un applauso a tutti i suoi colleghi!

 

 

La visita continua nel piccolo teatro dove sono stata due anni fa, proprio per uno spettacolo dedicato alla padrona di casa: La Duchessa di Galliera. E’ così che ho conosciuto questo importante personaggio della storia genovese sentendola particolarmente vicina, come mi succede con tutte le donne che hanno perso un figlio.

Nel foyer sono affascinata da “I marmi ritrovati” cioè resti di sculture recuperati nel giardino della Villa: Globo celeste, Globo terrestre, Testa di Giano e altre meraviglie…

Ma trovo qualcosa che accende ancora di più il mio interesse: a una parete è appesa una pagina, datata 1871, relativa alle spese per il giardino in cui la voce più ricorrente è “Lista del Giardiniere”… Così una piccola carta racconta la quotidianità del luogo in cui sono!

 

 

Fuori dal teatro ammiro il giardino dall’alto!

 

 

 

 

Mi domando chi rappresentasse la povera statua mutilata…

 

 

 

Sto per raggiungere il Belvedere con castello e cascate!

 

 

In un laghetto cerco di vedere le carpe Koi, pensando a una leggenda che mi aiuta nei momenti tristi.

 

 

Al castello grazie al Gruppo Folk Città di Genova incontro Nina Giustiniani, che avevo conosciuto leggendo “Storia di Genova” di Paola Pettinotti, e il suo triste amore per Cavour mi commuove ancora.

 

Dopo lo spettacolo mi aspettano le azalee (almeno un nome botanico lo so!).

 

 

 

Lasciati i fiori saluto Dioniso con un brindisi virtuale, pensando a un buon vino che mi sta aspettando.

 

 

 

 

 

Fotografie scattate il 14 aprile 2019

 

 

 

Per saperne di più:

 www.villaduchessadigalliera.it

 

 

Info

Questo blog non costituisce una testata giornalistica. Non ha carattere periodico ed è aggiornato secondo le disponibilità e la reperibilità dei materiali.

Pertanto non può essere considerato in alcun modo un prodotto editoriale ai sensi della Legge n.62 del 2001.

Novità

Search